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III


Mario aveva due vecchi amici di cui uno solo doveva rivelarsi suo acerrimo nemico.

L’amico, che doveva restar tale fino alla morte, era il suo capo ufficio, un uomo di poco più vecchio di lui, il signor Brauer. Un amico intimo perchè non si comportava da suo capo, ma veramente da collega. Tale rapporto di eguaglianza non era provenuto da amicizia istintiva o da convinzioni democratiche, ma dal lavoro stesso cui i due uomini da anni attendevano insieme, e nel quale ora l’uno ora l’altro era il superiore. Si sa che anche il più scalcinato dei letterati è capace di redigere una lettera meglio di chi mai s’intinse di letteratura.