Pagina:Svevo - La novella del buon vecchio e della bella fanciulla ed altri scritti, 1929.djvu/31

Da Wikisource.

— 21 —

mezzo a tanta gente pallida e anemica, non rappresentava per questa ancora un’offesa perchè non era nè troppo grasso nè troppo fiorente. Dal colore dei suoi capelli e dei suoi baffetti corti gli si sarebbero dati 60 anni di età o giù di lì. Non trapelava in lui alcuno sforzo di apparire più giovane. Gli anni possono impedire l’amore ed egli da molti anni non aveva pensato a quello, ma favoriscono gli affari ed egli portava i suoi anni con superbia, e, se così si può dire, giovanilmente.

La prudenza era invece conforme alla sua età, e non si trovava bene in quel carrozzone mastodontico lanciato a tanta velocità. La sua prima parola rivolta alla fanciulla fu di ammonimento: — Signorina!

Al vezzeggiativo signorile la fanciulla rivolse a lui i begli occhi, esitante, non essendo certa ch’egli avesse voluto parlare con lei. Il buon vecchio ricavò tanto piacere da quello sguardo luminoso che ne fu attenuata la sua paura. Mutò l’ammonimento che avrebbe avuto significato di rampogna, in uno scherzo: — Non m’importa mica di essere qualche minuto prima al Tergesteo. — Sembrò sorridesse per