Pagina:Tacito - Opere storiche, 1822, vol. 2.djvu/205

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eseguito per le troppe ricchezze ; quel di Pisone sì fu per la povertà.

XLIX. Il corpo di Galba lasciato il dì in abbandono, poi per licenza della notte variamente schernito , Argio, schiavo suo favorito e dispensiere, ricoperse con poca terra nel suo orto privato; la testa da' saccomanni «difilzata e guasta : finalmente dinanzi al sepolcro di Patrobio liberto di Nerone, punito già da Galba, fu lo dì seguente trovata, e con l'altro suo corpo, già arso riposta. Tal fine fece Galba di settantatre anni: grande sotto cinqne principi; felice nell' imperio altrui, più che nel suo ; di famiglia nobile antica ; gran ricchezza ; ingegno mezzano ; più senza vizi che con virtù; amator di gloria, non di boria; di quel d'altri non cupido; del suo parco 5 del pubblico avaro : agli amici e liberti buoni, senza biasimo condonava ; a' contrari, ancor con sua colpa, chiudeva gli occhi. Lo splendore del suo sangue e la paura di que'tempi, fecer tenere la sua freddezza, prudenza. Nell' età vigorosa militò in Germania con gloria: resse l'Affrica Viceconsolo con modestia: più attempato la Spagna di qua, con pari giustizia. Parve mentre fu uomo privato , più che privato, e a tutti, all' imperio atto, se ei non l" avesse avuto.

L. Roma, spaventata d'Otone, per lo presente fatto atroce, e sbigottita per li suoi passati costumi, atterrì al nuovo avviso di Vitellio , eletto Imperadore in Germania, frodato innanzi alla morte di Galba , col far credere non v' esser altro , che abbottinato l'esercito di sopra. Caddero le braccia non pure ai Senatori e Cavalieri, che hanno qualche parte e cura della repubblica, ma a tutto il popojazzo; che due i più disonesti, dappochi e sciacquanti dell'universo^ si fussero