AMORE NELL’ARTE
tatele ai piedi la vostra corona di rose, prima che essa
ve la strappi dal capo per collocarvi il suo serto di
spine e di cipresso.
Sulla superficie tranquilla del lago si culla leggermente una barca abbandonata, — i due remi che le
pendono dai fianchi imprimono nelle onde due solchi
paralleli d’argento che si riempiono, e si rinnovano
senza sparire e senza lasciare alcuna traccia di sè, —
emblema della vita. — Perocché, chi crede che l’avvenire esista? chi crede che esista il passato? Il presente
soltanto esiste, ed è quel punto impercettibile che li
riunisce: il tempo è una catena che si snoda dall’abisso
del futuro, e si riaccoglie nella voragine del passato.
Ma forse la parte che sparve tornerà a ricomparire?
— il serpente che si morde la coda. — Chi sa se il
tempo trascorso non ritorni colle sue circostanze di
luoghi e di avvenimenti? Le leggi che governano le
evoluzioni degli astri e dei mondi, perchè non governeranno altresì le evoluzioni del tempo? Tutto parte
da un solo principio di vita: piccoli mondi in un gran
mondo, piccole esistenze in una grande esistenza... oh!
sì, — il tempo ritorna, o l’eternità non sarebbe che un
vaneggiamento dei mortali. — E puossi concepire l’idea
dell’eternità ove vi ha qualche cosa che muore?
Forse sono tali i pensieri che agitano la mente di
Bouvard seduto con abbandono nella sua barca. — Bouvard così giovane, incomincia a provar quella malattia
di cuore che nasce dalle speranze deluse, e che si alimenta nella solitudine degli affetti.
Le prime pagine del libro della vita contengono racconti deliziosi, profezie e presagi di felicità senza fine,
ma le pagine di mezzo ne preparano al disinganno, le
ultime alla rassegnazione; e spesso si butta il libro, e
non si vive che delle memorie di ciò che si lesse. Bou-