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Pagina:Tempesta.djvu/100

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84 la tempesta

                        Calibano.
                   Le più fresche fonti
ti mostrerò, ti coglierò le bacche,
saprò pescar per te, per te bastante
legna metterò insieme. Che la peste
venga al tiranno che ora servo! Invece
verrò con te che sei meraviglioso.

                        Trinculo.
    Un mostro ridicolissimo, che trasforma un
povero ubbriacone in una meraviglia!

                        Calibano.
Lascia, ti prego, ch’io ti porti dove
sono i frutti selvatici; con l’unghie
mie lunghe ti saprò scavare i bulbi;
ti mostrerò dove la gazza ha il nido;
t’insegnerò come si prenda al laccio
la marmotta e saprò condurre te
nei folti d’avellane e poi per te
sniderò l’alche. E tu verrai con me?

                        Stefano.
    Su via: apri il cammino senza più chiacchie-
rare. Trinculo, siccome il Re e tutto il resto
della compagnia sono affogati, noi ereditiamo
quest’isola. Qui, portami la bottiglia: compa-
gno Trinculo, fra poco la riempiremo.