Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo I, Classici italiani, 1822, I.djvu/137

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88 parte

venire lor dietro, aprirono pubbliche scuole, si fecero fondatori di sette, e cercarono di risvegliare negli uomini tutti desiderio ardente di virtù e di scienza. Quasi tutti i più grandi uomini di cui si vanta la Grecia, Socrate, Platone, Epicuro, Aristotele ed altri, furono a Pittagora posteriori. Il solo Talete Milesio, fondator della setta che Ionica fu appellata, visse innanzi a lui. Ma se Pittagora non ebbe il vanto di essere a lui anteriore di tempo, quello ebbe certamente di superarlo in fama; poichè la scuola di Pittagora più assai che non quella di Talete fu presso gli antichi filosofi illustre e chiara; e paragonando ciò che i più accreditati scrittori ne dicono delle opinioni loro, chiaramente si vede che Pittagora più addentro innoltrossi nel conoscimento della natura, e che se non giunse in molte cose allo scoprimento del vero, vi si accostò nondimeno assai più vicino che non Talete. E a ciò attribuir si deve la stima in cui fu sempre Pittagora mentre vivea, e l’affollato concorso che ad udirlo faceasi da ogni parte. Ne abbiamo un chiaro testimonio nella lettera a lui scritta da Anassimene, che da Laerzio ne è stata conservata. Atqui, così gli scrive egli, tu Crotoniatis atque Italis ceteris gratus atque in pretio es; accedunt et ex Sicilia studiosi quique (Laërt. l. 2 in Vit. Anaximen.).


Opinioni di essa intorno alla filosofia in generale. V. Della maniera da Pittagora usata nell’istruire i suoi discepoli, del rigoroso silenzio, della sobrietà e temperanza nel vitto, nel sonno, nel portamento tutto esteriore, del dispregio della gloria, della comunione de’ beni e