Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo II, Classici italiani, 1823, II.djvu/30

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Capo XI. Pag. 38o XXIX Arti liberali. I. Invidia di Tiberio verso$gli gl’illustri artisti ad essi dannosa. II. Furon nondimeno a quei tempi alcuni scultori illustri. III. L’impero di Caligola fatale alle arti. IV. Condotta riguardo ad esse tenuta da Claudio. V. Nerone le favorisce: esame di un celebre passo di Plinio. VI. Novità introdotte nella pittura. VII. Gli altri imperadori sono essi pure favorevoli alle arti. VIII. Pittori più rinomati in Roma. IX. L’arte nondimeno decade, e per qual ragione. LIBRO SECONDO Pag. 4,f* Letteratura de’ Romani dopo la morte di Adriano fino ai principj di. Costantino. Capo I. Pag. 4> ’ Idea generale dello stato civile e letterario di questi tempi. I. Elogio dell’imperadore Antonino, e protezione da lui accordata alle scienze. II. Elogio di M. Aurelio. III. Quanto ei coltivasse e fomentasse gli studj. IV. Ciò non ostante la letteratura sempre più illanguidisce. V. Il regno di Comodo, di Pertinace e di Didio Giuliano poco favorevole a’ dotti. VI. Carattere di Settimio Severo. VII. Di Caracalla, di Macrino e di Eliogabalo. VIII. Alessandro Severo si sforza di far risorger gli studj. IX. Carattere degli altri imperadori da Massimino fino a Gordiano il Giovane. X Da Gordiano III fino a Valeriano. XI. Impero infelice di Gallieno. XII. Seguito degli imperadori da Claudio II fino a Probo. XIII. Da M. Aurelio Caro fino a Carino e a Numeriano. XIV. Da Diocleziano fino a Costantino. XV. Condotta di questi ultimi imperadori! verso le lettere. XVI. Conclusione.