Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo II, Classici italiani, 1823, II.djvu/700

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QUARTO 663

solo Vittore l’autore di amendue le Storie de’ Cesari. Ma se ciò fosse, converrebbe affermare che egli assai spesso contraddica a se stesso. Nella prima Storia si dice che Tiberio visse 80 anni, nella seconda 78 e 4 mesi; il primo dice che Tito regnò 2 anni e quasi 9 mesi, il secondo 2 anni, 2 mesi e 20 giorni; secondo il primo, Traiano fu natìo d’italica città di Spagna, secondo l’altro, di Todi; il primo dice che Lucio Vero morì in Altino, il secondo, che morì tra Altino e Concordia. Così dicasi di altri passi che si potrebbono arrecare, e che ci mostrano ad evidenza che queste due Storie sono di due diversi scrittori, benchè il secondo abbia spesso usate le parole stesse del primo. Nè vedesi per qual motivo uno stesso autore volesse scriver due Storie de’ medesimi Cesari; molto più che benchè la seconda si chiami Epitome, essa è nondimeno uguale a un dipresso alla prima, e nella Vita di qualche imperadore ancor più diffusa. IV. Contemporaneo a Vittore fu Eutropio , di cui abbiamo un Compendio della Storia romana dalla fondazione di Roma fino a’ tempi di Valente, a cui egli lo dedica. Il che basta a confutare l’errore di molti tra’ moderni scrittori, che lo han fatto discepolo di S. Agostino. Suida lo chiama Sofista italiano (in Lex). E forse egli è quell’Eutropio medesimo a cui Simmaco scrisse più lettere (l. 3, ep. 46, 53), e di cui parla come d’uomo dato agli studi, e eli’ era degno di tramandare a’ posteri le cose memorabili di que’ tempi (ih. c/>. /J7)• Egli è vero però che l’Eutropio da Simmaco IV. Notizie di Entropio c di altri scrii lori.