Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo IV, Classici italiani, 1823, IV.djvu/547

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5a6 libro seconda si vede il Calvi in età sufficientemente matura essere in Genova , e stringer col Giorgi un’amicizia d’alcuni anni. Per altra parte anche nel codice estense si leggono i due sopraccennati componimenti, da’ quali nacque amicizia fra questi due poeti; onde il racconto del codice vaticano e dell1 estense non è improbabile. Sembra al medesimo tempo che non possa dubitarsi della gita di Bonifacio alla corte di Castiglia; perciocchè nel codice estense si trovano alcune canzoni da lui scritte a quel sovrano. Nè io crederò già così facilmente che quegli fosse il re Ferrando, come dice il Nostradamus , che regnava l’anno 1248; perciocchè questi era il santo re Ferdinando, il quale tutto intento a combattere co’ Mori, non dovea certo fare gran conto di un innamorato poeta; ma è più verisimile che fosse il re Alfonso X, che succedette a S. Ferdinando suo padre l’anno 1252, e ch’era splendido protettore de’ dotti. Se dunque è vera l’amicizia dal Calvi contratta col Giorgi in Genova, come sembra provarsi dalle lor poesie, converrà dire che ciò avvenisse prima che il Calvi n’andasse in Castiglia, ovvero ch’egli dopo alcun tempo tornato a Genova, ivi conoscesse il Giorgi. Di amendue questi poeti leggonsi molte poesie nell’accennato moderno codice estense, cioèi.14 del Giorgie e 17 del Calvi (p. 266, 271). Non dee qui ommettersi un grave errore del Fontanini, il quale dice (Dell’Eloq. ital.l. 1, c. 19) che il Giorgi compose una canzon provenzale in morte di Federigo il Bello austriaco figliuolo di Alberto f, e morto l’anno i.33o. Ma il Foscariiu usseri a