Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 1, Classici Italiani, 1823, V.djvu/454

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SECONDO 4l7 Domino Mag. Bartholo Doctori in Physica hinc ad annum lib. xxxx Bon, quas ei debent ad laborandum in arte speciariae ad quartam partem lucri et damni Or Albizzo de’ Luci fu avolo, e Liucio zio paterno del nostro Mondino , come ci assicura il medesimo P. Sarti. Essi avean dunque contratta società con Bartolo nell1 aprire una bottega di speziale, e questa passò poscia a Mondino, da cui le rimase sì stabilmente il nome, che, come avverte il suddetto co. Fantuzzi nell1 erudita ed esatta Vita che di fresco ha pubblicata del celebre Ulisse Aldrovandi (p. 28), fino al principio di questo secolo dicevasi la speziaria di Mondino. Lucio di lui zio l’an 1306 fu eletto a professore di medicina nell1 università di Bologna , come ci narra il Ghirardacci che il chiama Maestro Leucio Dottore in Fisica (Stor. di Bol. t. 1, p. 5o5). L1 anno i3i6 essendo venuto a Bologna Giovanni figliuolo del re Roberto, e poscia partitone, Maestro Lucio,... e Maestro Mondino Dottori Fisici (ib. p. 591), cioè zio e nipote, furono a lui mandati con altri a chiedergli scusa di un insulto fatto a un agente da lui lasciato in Bologna. Due anni appresso Lucio morì, e fu sepolto in S. Vitale in un sepolcro di marmo che dal nipote Mondino gli fu fatto innalzare, e che ancora vi si conserva. Vedesi in esso scolpito a basso rilievo un maestro assiso in cattedra e attorniato da più scolari, che per errore è stato creduto da alcuni Mondino, a cui ancora si è attribuita da alcuni, e singolarmente dall’Alidosi (Dott. bologn. di Tijiaboschi, Voi. V\ 27