Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 2, Classici italiani, 1823, VI.djvu/159

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SECONDO 663 Boi. t. I , p. 5^5), in cui ragionava delle famiglie cattoliche di tutto il mondo, fra le quali però è probabile che più esattamente parlasse delle bolognesi. Infatti il medesimo Ghirardacci ne reca un frammento ovf egli tratta della famiglia Bianchetti. Ma quest’opera è una della molte imposture del celebre falsario Alfonso Ciccarelli, di cui diremo nella storia del secolo xvi. Di Giovanni di Virgilio parlerem di nuovo tra’ poeti latini. Ferrara può annoverare fra’ suoi storici gli autori della latina Cronaca Estense dal 1001 fino al 1393, pubblicata dal Muratori (l. cit. vol. 14, p. 297), il quale avverte ch’ella è opera di più autori contemporanei a’ tempi di cui scrivevano. Essa, benchè propriamente abbia per argomento le imprese de’ principi Estensi , nondimeno abbraccia ancora la storia della città di Ferrara, ove essi aveano comunemente la sede, e di altre ancora che colla loro storia hanno relazione. Lo stesso argomento trattò in lingua latina f Bartolommeo da Ferrara inquisitore Domenicano, che alla sua Storia diè il titolo di Polistore; ma questi prese principio da’ tempi più antichi , e giunse fino al 1367. Il Muratori però, che 1’ ha renduta pubblica (ib. vol. 14, p. 697), giovandosi di un codice dell’ornatiss. cavaliere. il marchese Bonifacio Rangone, ne ha saggiamente troncato , come pieno di favole, tutto ciò che era anteriore al 1287, dandocene quella parte sola di cui lo scrittore poteva essere stato testimonio di veduta. A questi aggiungansi gli Annali latini di (Cesena dal 1162 (fino al 1362 (ib. vol. 24 p• 180), e que’ d’Orvieto dal i34a