Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 1, Classici italiani, 1824, VII.djvu/496

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48o LIBRO pubblicato che l’anno i5i6, e diede occasione a una calda contesa tra Paride de’ Grassi cerimoniere di Leon X e vescovo di Pesaro, e Cristoforo Marcello arcivescovo di Corfù. Ma essa non appartiene nè al Patrizi, nè a’ tempi di cui scriviamo, e io lascio perciò, che ognun ne vegga il racconto presso il Zeno. Frattanto da Sisto IV era stato il Patrizi eletto vescovo di Pienza e di Montalcino nel 1483. Non sembra però, di’ egli perciò si partisse da Roma, ove anche morì nel 1496. L’opera con cui egli ha più giovato alla Chiesa e alle lettere, è la Storia e la collezione degli Atti de’ Concilj di Basilea e di Firenze, per cui egli si valse singolarmente di due gran volumi contenenti le Memorie di quel primo concilio, scritte da Giovanni di Segovia , che vi era intervenuto, e della Storia che di parte di esso avea scritta il Cardinal Domenico Capranica. Quest’opera del Patrizi fu pubblicata prima dal Labbe (Concil. t. 12, p. 1488, ec.) , e poscia dagli altri editori de’ Concilj, e il Zeno ne rammenta ancora qualche codice a penna. Finalmente si ha del Patrizi qualche altra opera manoscritta, e due singolarmente intorno alla Storia di Siena sua patria, intorno alle quali veggasi il sopraccitato scrittore (a). (7) Agostino Patrizi non fu nel 1460 nominato segretario, ma solo amanuense di Pio II, da cui nel i4^ + al 1 di aprile fu promosso »11* impiego di abbreviatole; c a’ 19 di gennaio del 484* e 1,0,1 nei (483, tu latto vescovo di Pienza; come ha osservato l’eruditissimo abate Marini, il quale ancora ragiona ili un Apologia delle azioni di Pio II , biasimate in più luoghi dallo