Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 2, Classici italiani, 1824, XI.djvu/49

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SECONDO * 6/)9 fessorc assai rinomato in Pisa, come raccogliam da una lettera a lui scritta da Bonifacio Vannozzi (Vannozzi, Lett. t. 1, p. 227), ch esalta con somme lodi il sapere e i libri di questo filosofo. Bernardino Tomitano oriundo da Feltre, ma nato in Padova, fu filosofo, medico, poeta, gramatico, e in tutte queste classi di letteratura ottenne gran nome. Credesi comunemente ch’ei nascesse nel 1506. Ma se non è corso errore in una lettera di Sperone Speroni, scritta nel 1571 (Op. t. 5, p. 196), egli in quell'anno non ne contava che 55 di età. Grandi lodi ne dice ivi lo Speroni, che lo propone per medico alla corte cVUrbino, ma la proposta non ebbe effetto. Fu professore di logica nell università di Padova dal 1539 fino al 1563, e vuolsi ch’egli avesse alla sua scuola oltre a dugento patrizii veneti (Facciol. Fasti, pars 3, p. 296, 302, 306). Stanco fmaln&nte di avvolgersi sempre tra le scolastiche sottigliezze, e non avendo potuto ottenere di esser promosso ad altra scuola, chiese ed ebbe il congedo, e continuò poscia esercitando la medicina fino al 1576 in cui finì di vivere. Oltre diverse opere logiche, ne abbiam due libri sul Morbo gallico, poesie italiane e latine, e queste singolarmente assai eleganti, alcune orazioni, e per ultimo i quattro libri (it ila Lingua Tose aita, ove si pruova, la Filosofia esser necessaria al perfetto Oratore e Poeta, con due libri de precetti richiesti allo scrivere e parlare con eloquenza (V. Zeno, Note al Fontan. t. 1, p. 103). Egli avea ancora scritta, o almen cominciata un'ampia opera de' ciliari Oratori della