Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 3, Classici italiani, 1824, XII.djvu/146

Da Wikisource.

1298 Litro lui composta uscì in Lione nel 1606, e fu poi inserita nella Raccolta degli Storici dell’ Italia, fatta dal Grevio e dal Burmanno (t.. 1). Essa però non parmi che corrisponda, nè quanto allo stile, nè quanto alla critica, all’ aspettazione che ne avea il Contile. Egli ancora dà per supposti gli autori Anniani; ma ciò non ostante ei ci mette innanzi certe serie genealogiche dei primi re italiani che hanno troppo del favoloso; poco uso fa delle lapide; asserisce più cose senza recarne pruova;#e le citazioni medesime, quando egli non le dimentica, sono indeterminate e vaghe; e dopo le opere degli altri scrittori precedenti, pareva che qualche cosa migliore si potesse da lui attendere. Alla detta opera nell edizion di Lione un’ altra ne va aggiunta di somigliante argomento, cioè Dell origine de Toscani e della Repubblica fiorentina, cogli Elogi di alcuni illustri artefici, e con una Raccolta di Epigrammi e d’iscrizioni; opere, delle quali, non avendole io vedute, non so decidere in qual pregio debbansi avere. XXXIV7. Benché la storia romana dalla maggior parte degli scrittori finor mentovati ricevesse non poco lume per le tante antichità scoperte ed illustrate, pe’ tanti antichi scrittori rischiarati con ampii comenti, per tanti eruditi trattati sulle leggi e sulle costumanze romane, niuno nondimeno fu in questo secolo tra gl Italiani, che prendesse a scrivere una seguita e.ben ordinata storia della romana Repubblica. Si attese allora soltanto a raccogliere, per così dire, i gran materiali che a tal vasto edificio