Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 3, Classici italiani, 1824, XII.djvu/178

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l33o LIBRO cioè dal cominciamento del Concilio di Trento fin verso la fin del secolo; e la prima parte ne fu pubblicata in Venezia nel 1597, e poi di nuovo in Bergamo nel 1600 coll'aggiunta de’ primi due libri della seconda parte: ma l’autore non si avanzò più oltre (VLiruti, Notiz. de Letter. del Friuli, t. 2, p. 212). Cesare Campana aquilano, morto nel 1606 (V. Catal. Libr. Capponi, p. 96), abbracciò in due volumi l1/storia del Mondo dal 1570 al 1596, e molte altre opere storiche donò al pubblico, come gli Alberi delle famiglie che hanno signoreggiato in Mantova, e quelli delle famiglie di Baviera, e delle Reali di Spagna, la Vita del re Filippo II, la Storia delle guerre di Fiandra, e quella dell’ assedio di Anversa. XLI. Io ho riservato l’ ultimo luogo tra gli scrittori di Storia de’ tempi loro a Luca Contile, perchè ei fu uomo assai dotto, e delle buone lettere assai benemerito, degno perciò di più special ricordanza. Il Ghilini ne ha fatto l’ elogio (Teatro di Lettere, t. 1, p. 296), ma mancante di molte notizie, a cui cercherem di supplire valendoci delle Lettere del Contile medesimo. Ei nacque non già in Siena, come afferma il Ghilini, ma in Cetona luogo del territorio di quella città, come lo stesso Luca ci narra (Lett. p. 172): Io nacqui in Cetona del più nobil sangue di quel paese. Ma questa nobiltà era stata macchiata dal padre coll’ applicarsi a non so quale esercizio ad 110111 nobile non conveniente; benchè non sembri che gli mancasser sostanze per vivere agiatamente. Attendi tu, scrivea egli nel 154 ■ a Guidotlo