Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 3, Classici italiani, 1824, XII.djvu/210

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1362 LIBRO do le se, l’Origine di Montale ino di Domenico Coralli, son troppo piccole cose, perchè debban qui esser rammentate distintamente. Più pregevole è la Storia di Borgo S. Sepolcro scritta da Antonmaria Graziani; ma di lui ci riserbiamo a dir tra non molto. L. Dopo Firenze, niuna città ci offre un numero e una scelta sì illustre di storici, quanto \ enezia. Abbiam veduto nella storia del secolo precedente (t 6, par. 2, p. 651, ec.), ch erasi ivi trattato di destinare con pubblico ordine qualche illustre scrittore, da cui la Storia di quella Repubblica fosse diligentemente ed eruditamente trattata, ma che niuno era ancora stato a tal (fine trascelto, e che la sola Storia di Marcantonio Sabellico, se non fu per comando della Repubblica scritta, fu almeno per ordin della medesima solennemente approvata. Il primo, a cui tal commissione fosse affidata, fu Andrea Navagero, ed egli aveane già scritti ben dieci libri; ma seco recatili nell’ambasceria di Francia, e sorpreso ivi da mortal malattia, per cui in età giovanile finì di vivere, gettolli al fuoco, o per impeto del male stesso, o perchè, come altri credettero, ei non li credesse ancora abbastanza limati (Foscarin, Letterat. venez. p. 251, ec.). Quindi ei lasciò l’onore di essere il primo a pubblicare per ordin pubblico la Storia veneta a Pietro Bembo, nome troppo celebre tra gli eruditi, perchè abbia bisogno di essere nuovamente illustrato. Dopo le Vite che ne scrissero Giovanni della Casa, Lodovico Beccadelli, e più altri scrittori di que’ tempi, il conte Mazzucchelli ne ha ragionato di nuovo