Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 3, Classici italiani, 1824, XII.djvu/224

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13^6 LIBRO trarremo quelle più importanti notizie che a (darne una giusta idea son necessarie. Borgo S. Sepolcro piccola città in Toscana fu la patria del Graziani, figlio di Giulio Graziani e di Lodovica Sernada, amendue d illustre famiglia, e ivi nacque a 23 di ottobre del 1537. Stette per più anni ozioso nella paterna sua casa; finchè Luigi di lui fratello maggiore inviollo nel Friuli allo studio della lingua latina alla scuola di Giampierio Astemio maestro ivi assai celebre. Passò indi a Padova allo studio delle leggi, e poscia nel 1560 a Roma, ove da Gianfrancesco Commendone, che fu poi cardinale, ricevuto tra suoi famigliari, provò in lui un tenero padre, un dotto maestro, un provido consigliero; e il Graziani talmente si strinse al suo benefico protettore, che non mai volle staccarsene, e ne scrisse poscia la Vita che abbiamo alle stampe. Nell opera poc anzi citata narra egli stesso con quale affetto venisse da quel grand’ uomo istruito e allevato, e nel narrarlo si mostra si penetrato di amore per lui, ch'io credo di far piacere a chi legge coi riferirne quel passo: Vixi quinque et viginti cum eo annos usque ad illius obitum eo jure, ea auctoritate, eo totius familiae erga me obsequio, honore, studio, ut si. ego unicus filius, ac si illa mihi paterna domus esset.... At quanta illa cura morum incortini, ut ad Beli ginn rm, ad probitatem, ad humanitatem informarentur, excolerenturque! Quanto studio mea studia non juvit modo, sed etiam rexit! Ipse mihi selectos Platonis libros, ipse Aristotelis Rhetoricam, Ethicam, Politicam, est