Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 3, Classici italiani, 1824, XII.djvu/274

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l42G LIBRO fece in Francia nel 1532, seguendo Isabella, e annovera distintamente alcune altre memorie che di lui rimangono in Mantova (Delle Lett. ed Arti mantov. p. 128). Altre opere in assai maggior numero ne riferisce il Tafuri; ma nè egli ce ne dà una troppo esatta contezza, nè esse mi sono mai venute alle mani, onde io non posso parlarne con sicurezza. Le più celebri, oltre la Storia di Mantova, che fu poi nel 1608 corretta e pubblicata di nuovo da Benedetto Osanna, sono le Istruzioni al comporre in ogni sorta di rima stampate nel 154 f, quand’ egli era già morto, e il libro della Natura dAmore da lui dato in luce nel 1525. Due medaglie in onor di esso coniate si hanno nel Museo del conte Mazzucchelli (t. 1, p. 1 jG), e le onorevoli testimonianze con cui molti han di lui ragionato, si accennano dal suddetto Tafuri (*). Il Fioretto delle Cronache di Man(*) Di un'altra operetta dell' Equicola, stampata in Roma da Jacopo Mazzocchi, mi ha data cortesemente notizia il ch. sig", abate Pierantonio Serassi. Essa è intitolata Ad invidi ssimum Principerà D. jMa.vniiliannm Sforciam Ducem Mediolani M. Equi cola e viri doctissimi de libcratione 1 Ialine Epistola. La lettera è in data di Mantova quarto Idus Junias MDXIII, e non è che di otto pagine in 4-°» nell’ ultima delle quali sono alcuni bellissimi esametri dell’ Equicola in lode del duca medesimo e degli Svizzeri, che cominciano: O fortunati, si quid mea carmina possunt, Helvetii proceres, genus insuperabile bello, ec. Di lui finalmente conservasi in questa ducal biblioteca un'opera ms. sulla Genealogia degli Estensi, che è in somma un compendio della storia di questa illustre fa-*