Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 3, Classici italiani, 1824, XII.djvu/293

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TERZO .445 molle aliticele iscrizioni elio ivi conservatisi, e il libro De Syrulone evanjjelic'ii, in cui? olire la storia (li quella sacra reliquia, comprende ancora più cose intorno alla storia ecclesiastica di quella città. Alla seconda appartiene l Albero gentilizio de principi di Sassonia e di Savoia, opera essa ancora scritta in latino, nella quale ei mostra l’unione in un sol ceppo di quelle due sì antiche ed illustri famiglie sovrane. Per essa egli ebbe contesa con Alfonso del Bene di origine fiorentino, ma nato e vissuto sempre in Francia, e autore di molte opere storiche e genealogiche che si annoverano dal conte Ma/.zucchelli (Se riti. ital. t 2 t par. 2, p. Soa) (a). Questi però non fa espressa menzione di quella che nel 1581 ei pubblicò contro il Pingone, intitolata De Principatu Sabaudiae, et vera Ducum Origine a Saxoniae Principibus. Il! Pingone gli fece risposta con una’ Apologia latina, stampata nell anno stesso. Avea egli ancora scritta una Storia generale della casa real di Savoia; ma essa non ha veduta la luce, e conservasi ms. negli archivii della real casa di Savoia. Se ne hanno ancora sparse in diversi libri e in diverse Raccolte alcune poesie latine, oltre più altre cose delle quali ei fa menzione nella sua Vita. e che or più non si trovano. Il duca Emanuel Filiberto trovò un elegante scrittore delle sue celebri imprese in uno straniero, (a) Una copia ins. «Iella Storia della rcal casa «li Savoia, scritta «la Allon*o «lei Itene, conscr\asi nella biblioteca pubblica di (ime via (Senelticr Calai, des AJSS. de la Bib.. de Geneveì p. 17S).