Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 3, Classici italiani, 1824, XII.djvu/561

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TERZO 1 7 I 3 primo, e riguardo al secondo presso il conte Mazzucchelli (Scritt. ital. t. 2, par. u), ove però dee correggersi Tanno della morte, che certo non potè essere il 1576, poichè egli ha un sonetto, come avverte lo stesso conte. Mazzucchelli, nella morte di Giuliano Goselini, che avvenne, come or vedremo, nel 1587. Più volentieri mi tratterò nel ragionare del detto Goselini, perchè posso aggiugnere qualche cosa alle notizie che ce ne ha date il Ghilini (Teatro d Uomini letter. t. 1) e l Argelati (Bibl. Script, mediol, t. 2, pars 2, p. 2119, ec.). Egli era di Nizza della Paglia presso Alessandria, ma nacque in Roma a' 12 di marzo del 1525. Ricondotto in età di due anni alla patria, e istruito ivi ne’primi elementi, tornò, quando ne contava quattordici, a Roma; e ricevuto in sua casa dal cardinale di Santa Fiora. tre anni si stette presso di lui, e fece in quel tempo negli studi progressi non ordinarii, sicchè in età di diciassette anni fu chiamato a servigi di d Ferrante Gonzaga, allora vicerè di Sicilia. Così ci mostrano ancora alcune lettere inedite ad esso scritte da Nizza nel 1542 da un altro Giuliano Goselini di lui cugino, che si conservano nel segreto archivio di Guastalla, e nelle quali egli è detto cancelliere di d Ferrante. Con lui venne a Milano, quando egli ne fu fatto governatore nel 1546 (non nel 1556, come scrive l Argelati), e morto Giovanni Mahona segretario del detto principe, il Goselini fu a quell’impiego trascelto; e in esso durò non solo finchè d Ferrante fu in vita, ma anche presso gli altri governatori che poscia