Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 3, Classici italiani, 1824, XII.djvu/785

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TER 7.0 11)37 furono i fruiti i quali ce ne rimasero. Io però pou furò che un sol cenno delle Lettere, delle j/ Guarini al suo servigio, et che quando si vederanno Insieme, ella stessa le ne dirà le ragioni, et che intanto ha voluto che sappia che gli sarà carissimo, che non si vaglia d'alcun di loro. Più cortese verso il Guarini fu il duca Cesare. E il Guarini oltre una lettera scrittagli a' 16 di febbraio l’anno 1598, cioè poco dopo la partenza che il duca stesso avea dovuto far da Ferrara, a' 27 di novembre gli diede avviso che il gran duca di Toscana lo avea ammesso al suo servigio; e il duca ne lo felicitò con lettera assai obbligante de’ 14 di dicembre. Dell’arrivo del Guarini alla corte d’Urbino, e del favore di cui vi godeva, ci son pi uova due lettere da lui scritte agli 8 di novembre nel 1602, e a’13 di febbraio del 1603 a Giulia Guarini Magnanimi sua sorella, che si conservano in questo archivio, nella prima delle quali la prega a mandargli una valigia piena di libri, ch egli ha lasciata in Ferrara, nell'altra così le scrive: Sorella mia, vorrei venire a casa, et n ho gran bisogno et gran voglia, ma son trattato tanto bene, et mi vengono fatti tanti honori, et tante carezze, ch io non posso. Vifo sapere che di tutto mi ir rigo nofatte le spese a me et alla mia servitù. Sì che non ho da spender un quattrino in cosa del mondo, che mi bisogni, con ordine che mi sia dato tutto quel che domando, ed oltre a ciò mi danno in danari trecento sciuli ranno, in modo che vengo con la spesa, casa fornita et provvisione, in più di 600 scudi l anno. Vedete se io mi posso partire. N. S. Dio vi dia ogni contento. Di Pesaro li 23 Feb. 1603. Fratello Am. B. Guarini. Molte lettere ancora, e molte altre scritture concernenti le sue domestiche liti, sono in questo medesimo archivio: ove finalmente trovasi ancora la lettera con cui Alessandro e Guarino Guarini a’ 18 di ottobre del 1612 parteciparono al duca Cesare la morte del cavalier loro padre, e la graziosa risposta che il duca lor fece a; 24 del medesimo mese.