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TERZO 3327 alcune curiose notizie in una lettera del Castelvetro a Filippo Valentino, pubblicata dal dottor Domenico Vandelli (Calog. Racc. t. 47, p, 431). M. Giulio Camillo, il cui nome, quanto a mia notizia pervenne, già dodici anni sono passati (la lettera non ha data), era Bernardino , il padre Pievano sostituito di Villa , la patria una Villa del Friuli. E quanto alla patria, lo scrittor della Vita dimostra, coll’autorità di Jacopo Valvasone amico contemporaneo del Cammillo, che fu Portogruaro nella detta provincia; ma che ,il padre di lui era nato nella Dalmazia. Al che sembra coerente ciò che Francesco Patrizj, nella dedicatoria del secondo tomo dell1 Opere del Cammillo, alleluia , eli1 ci si volle soprannomare Delminio da Delminio città della Dalmazia , ove suo padre era nato, e ciò che il Castelvetro segue scrivendo, cioè che il Cammillo avea di fresco scritto a m. Francesco Greco, ch’egli era di nobilissima e ricchissima famiglia ne’ confini della Croazia; ma che dovendosi le sostanze divider tra molti, egli era passato in Italia, e poscia anche in Francia; che ora altri de’ suoi non restava che una vecchia, la quale con grande istanza chiamavalo a casa; che perciò pregava il Greco a sovvenirlo di tanti denari, che possa andar quivi con due servidori; e se tanti denari non ha, che vi andrà con uno , o se ancora tanti non ha che anderà con niuno , ma solo; e se ancora tanti non ne havesse , che v anderà a piede, non potendo a cavallo; ma che il Greco gli avea risposto , che non ha denari alcuni pur da far le spese Tuuboschi, Voi. XIII. 17