Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/117

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PRIMO lo5 l’elogio che ne ha fatto f Eritreo (Pinacoth. pars 1 , p. 105 e), la Vita che ne ha scritta il P. Niceron (Mém, des Homm. ill t. 21). L’Olstenio molti dei suoi libri donò a questa biblioteca, come afferma il P. Mabillon che di essa fa onorevol menzione (Iter italic. p. 91). Della Casanatense fu fondatore il Cardinal Girolamo Casanatta nato in Napoli a’ 13 di giugno del 1620, e, dopo molti onorevoli impieghi da lui sostenuti, fatto cardinale da Clemente X a’ 12 di giugno del 1673, da Innocenzo XII nel 1693 nominato bibliotecario della Vaticana, e morto a’ 3 di marzo nel 1700. Avea egli una scelta e copiosa biblioteca, di cui due anni innanzi alla sua morte fece dono a’ PP. dell’Ordine de’ Predicatori del convento della Minerva , insiem con un fondo di 4000 scudi romani di rendita, colf obbligo di mantener due bibliotecari, due teologi e sei altri religiosi, tutti domenicani, italiani, francesi, spagnuoli, tedeschi, inglesi, polacchi, che avesser preso il magistero in alcuna delle più celebri università, affinchè promuovesse!’ gli studi della Teologia di S. Tommaso, e difendesser la Chiesa contro dei nuovi errori (Richard. Dictionn. eccles. t 1, p. 877) (a). (a) 11 primo fondatore della biblioteca Casanatense non fu veramente il Cardinal Casanatta, ma monsignor Giammaria Castellani archiatro di Gregorio XV, il quale col suo testamento, fatto a’ 26 di luglio del 1655, dichiarò eredi i Predicatori del convento di Santa Maria sopra Minerva, assegnando l’annua enti ata di mille scudi, co’" quali si pagasse lo stipendio al bibliotecario e a due conversi, e col rimanente si provvedessero