Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/146

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134 LIBRO so che da alcuno sia stata mai pubblicata: Emenso oculis museo, quod multiplex insignium operum raritas et eximiae decorant graphides lineis Zeusidos et Apellis suppares, et elaborata Praxitelis arte marmora et metalla, caelataeque gemmae, et erudita numismatum aeris, argenti, et auri etiam singularium series Consulum Caesariumque. gesta et Olympiadas discriminantium, que ab injuria vetustatis vindicavit solertia, et veluti signa radiantia novo intexuit Zodiaco sapientia, dum de pretio ars et natura decertant. ut victa admiratione triumphet magnificentia, Solem Farnesium hospes suspice, unde mutuatur lumen, quo gratior reflorescit antiquitas. Nuovo ornamento si accrebbe a questa biblioteca non meno che a questo museo dal duca Francesco I; perciocchè il P. Aichperger gesuita nell’orazion funebre di esso recitata in Busseto, e stampata in Parma nel 1727, rammenta la famosa libreria apprestata in posto più vantaggioso , ed arricchita d innumerabili volumi.... lo studio delle medaglie accresciuto per la compera di uno dei più preziosi musei, di cui andasse fastosa la Francia—la raccolta di vaghissimi Camei.... le antichità, che sepolte sotto gli orti Farnesi ani ridonò con tanto dispendio alla luce ed alla erudizione de’ letterati. XV11I. In Mantova niuno de’ due più volte lodati monaci vide cosa che gli paresse degna di lasciarne memoria; e solo essi ricordano la bella biblioteca ricca non men di codici che di antiche edizioni del lor monastero di S. Benedetto di Polirone (Iter italic. p 205; Diar.