Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/193

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SICONDO l8l pnnlo » costumi; anzi parve che dal nuovo suo onore maggiori stimoli si accrescessero alla sua fervente pietà. Ma pochi mesi ei sopravvisse , e al 1 di gennaio dell’anno seguente, in età di 63 anni, con santa morte diè fine alla santa sua vita , degnò perciò che se ne intraprendesse, come tra non molto si fece, l’esame delle virtù per sollevarlo agli onori degli altari. Ciò che ne abbiamo detto finora, benchè assai brevemente, può bastare a mostrarci quanto al Cardinal Tommasi debba l’ecclesiastica liturgia. Ma non vuolsi ommetter l’elogio che ne ha fatto il pontefice Benedetto XIV che meglio d’ogni altro potea discernere il merito di questo dottissimo cardinale, e che nel suo Breve de’ 20 di marzo del 17.45 , in cui per riguardo a’ meriti del Cardinal Tommasi e del P. don Gaetano Merati concede alla Congregazione de’ Cherici Regolari un posto nella Congregazione de’ Riti, del primo di essi dice: Unus instar omnium enituit, Nobis (quod semper maximi faciemus) summa necessitude conjunctus, immortalis memoriae vir et Venerabilis Dei Servus Josephits Maria, dum vixit, S. R. E. Presbyter Cardinalis Thomasius noncupatus doctrinae praestantia , morum sanctimonia , et austerissima vivendi forma clarissimus et spectatissimus, qui summo genere natus adolescens adhuc, jure prioris aetatis abdicato, humanisque. rebus valere jussis, praeclarum hoc institurum amplexus est, et ex uberrimis Patrum fontibus et ex venerandae antiquitatis condicibus studia, vigilias, omne sque clucubrationes suas in proximi commodum et in Ecclesiae