Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/82

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70 LIBRO ne fissa l’origine (t 1, p. 98). Ma poichè è certo, come si è detto, che l1 accademia degli Umoristi non ebbe cominciamento che dopo il i(ioo, e poiché è certo ancora che a questa fu posteriore, come ora vedremo, quella degli Ordinati, ne segue che solo dopo il principio del secolo XVII se ne debba fissar l’origine. Anzi possiam certamente fissarla al i(jo8, perciocché Marco Velsero, scrivendo a Paolo Gualdo agli 8 d’agosto del detto anno, L’Accademia, dice (Lettere (f Uom. ili I eri. 1744? P- 345), del sig. Cardinal Deti non dovrà mancare di uscir in pubblico con qualche composizione di qualche considerazione per farsi e conoscere, e riputare dal mondo, poichè in tutte le cose tanto importa il principio. La prego di darmene nuova; almeno ci dia gusto del nome deli Accademia, degli Accademici, dello scopo, delle leggi, ec. Si può dire che due ne furono i fondatori, Giulio Strozzi che ne formò l’idea, e il Cardinal Giambattista Deti che nel suo palazzo f accolse. Del primo ci ha trasmesso 1 elogio il sopraccitato Eritreo (Pinacoth. pars 3,n. 51), il quale per incidenza parla ancor del secondo. Lo Strozzi era d’origine fiorentino, e figlio di padre nobile, ma nato in Venezia da una concubina. In questa città passò egli i giovanili suoi anni, e si esercitò con felice successo negli studi della letteratura, e singolarmente nella poesia italiana, di cui diede poscia più saggi in componimenti d’ogni maniera lirici, drammatici , epici, fra’ quali abbiamo un poema in xxiv canti, intitolato Venezia edificata. Ma tutte queste poesie sono del gusto del secolo,