Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 2, Classici italiani, 1824, XV.djvu/135

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non sol tirila greca, ma ancora nelle orientali lingue versato, e a cui dobbiamo il quinto e il sesto libro de’ Comenti di S. Cirillo Alessandrino da lui trovati in Chio, benchè altri gli togliesse la gloria di pubblicarli (Sotuell. Script. S. J. p. 412)„ e Simone Porzio autore di un Dizionario latino, greco-barbaro e letterale, e più altri, de’ quali però, per quanto minutamente noi andassimo in cerca, non potremmo raccoglier tal numero, nè indicare tali opere che la fama da’ nostri in questo secolo ottenuta non fosse di molto inferiore a quella del secolo precedente. VII. Io potrei qui ancora aggiugnere una non breve serie di.scrittori italiani che ci diedero “lire lingue. Gramaticlie, o Vocabolarii, o altri libri che giovano a conoscere la lingua turchesca, la cinese, la giapponese, la messicana e quella di più altre nazioni dell’Indie orientali e delle occidentali; opere comunemente dei missionarii vissuti lungamente in quelle provincie. Ma poichè esse furon singolarmente dirette al vantaggio delle anime di que’ popoli, più che alla letteraria loro istruzione, perciò io mi astengo dal farne un minuto catalogo, di cui sarebbe la noia maggior che il frutto.

Capo III

Poesia italiana.

I. Eccoci a un argomento di cui par che fi- fi..talia debba anzi andar vergognosa, che lieta,,n e superba. Se alcuni degli scrittori da 1101 111 “iutrotliitlo.