Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 2, Classici italiani, 1824, XV.djvu/48

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5 j2 LIBRO li olire i Compendii storici del conte Alfonso Loschi, che non sono in gran pregio, appena v’ ha libro che qui possa essere mentovato j perciocché il Mappamondo storico del P. Antonio Foresti della Compagnia di Gesù carpigiano di patria non venne a luce che sul principio del nostro secolo. Molti bensì furono gli scrittori delle cose memorabili de1 tempi loro, e abbiam tra essi Giorgio Piloni, Giambatista liirago, Alessandro Ziliolo, Vincenzo Forti, il conte Maiolino Disaecioni più celebre per le sue avventure che per le sue, benché moltissime, opere (V. Mazzucch. Scritt itaL t 2, par. 4, p. 12G4), Pietro Gazzotti, Girolamo Unisoni da Legnago, le cui vicende pure poIrebbon qui occuparci, se il co. Mazzucchelli non ci avesse già dato intorno a questo scrittore un bellissimo articolo (ivi, par. 4, p• 2241, cc.). ove fu cherico beneficato di S. Pietro, e ove morì nel i6o.3. 11 sig. conte Fantuzzi è stato il primo a rischiararne la memoria, valendosi de’ documenti trasmessigli dal sig. abate Marini (Scritt. bologn. t. 4» p. 306, ec.). Con immensa fatica ei trascrisse e transuntò tutti i documenti del copiosissimo ed antico archivio de’ Canonici di S. Pietro di Roma , e lo rendette ancora più utile con opportuni ed esattissimi indici. Formò diligenti cataloghi di tutti gli arcipreti, canonici e beneficiati della stessa basilica. Copiò tutti i papiri da Paolo V acquistati per la biblioteca Vaticana , aggiungendovi gli argomenti, le note e le spiegazioni delle abbreviature; la qual opera fu poi dal Doni copiata, senza renderne al Grimaldi tutta quella giustizia che gli era dovuta, e pubblicata dal Gori senza pur nominare il Grimaldi. Di queste e di altre opere dello stesso scrittore, niuna però delle quali ha veduta la luce, veggasi il soprallodato co. Fantuzzi.