Pagina:Toaldo - Completa raccolta di opuscoli osservazioni e notizie diverse contenute nei giornali astro-meteorologici, Vol 1 - 1802.djvu/209

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162 osservazioni,

ghezza col suo ascendente 1740., ai 5. di Maggio videsi della brina, come in quello della neve. I venti erano freddissimi, non solo i Boreali, ma quelli d’Ostro ancora, perchè passavano sopra le Montagne dell’Apennino coperte di neve persino tutto Giugno; ed il celebre Naturalista Sig. Abb. Fortis, ch’era andato a visitare le Montagne di Norcia, e della Sibilla, fu costretto tornar a dietro per le nevi, per l’insopportabile freddo, e per le burrasche.

53. Tuttavia la vegetazione delle piante non fu ritardata: ai 5. di Maggio s’ebbero delle Ciliegie mature; ed ai 22. di Giugno si cominciò a tagliare il grano. Conviene credere, che il calor interno della terra, eccitato dall’azione penetrante del Sole, operi forse tanto più, quanto meno vien dissipato a cagione della frescura esterna. Osservo inoltre, che in Giugno spezialmente, non vi fu quasi giorno senza vento sensibile. Ho detto altrove, che il vento alle piante è come il moto, ed il passeggio agli animali; or, siccome il moto promuove la digestione in questi, così forse il vento accelera la maturazione in quelle.

54. Un’altra osservazione agraria farò,