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P. II. Cap. II. Congetture sulle mutazioni ec. 77

aggiungere i Quartali, cioè li quarti giorni tanto avanti che dopo il novilunio ed il plenilunio; poichè in tali giorni ordinariamente cambia il tempo, o prende disposizione a cambiare. Intendo il giorno quarto incirca, col quinto, e talor il terzo.

136. Ho prevenuto altrove gli obbietti, che si possono fare contro questo sistema, e credo d’averli sciolti. Che se alcuno insistesse a dire, che un tal accordo di mutazioni di tempo coi punti lunari, è casuale, risponderò col Sig. di Mairan (a proposito delle figure regolari e costanti nel ghiaccio) ne faccio giudice chiunque vorrà prendersi la pena di verificarlo: questo preteso azzardo arriva troppo sovente, e d’una maniera troppo marcata, per non aver una causa determinante. Dissert. sur la Glace part. II. Sect. VII.

137. Chiunque vorrà con discrezione esaminare un giornale di osservazioni meteorologiche, in cui sieno notati i venti, le pioggie, ed altre mutazioni; vedrà s’è vero questo consenso. Conviene però credere, che la luna in questi siti, congiungendo o separando la sua forza attraente con quella del sole, o col suo or maggiore or minor lume, e calore1, o per elettrizzazione alterata (potendosi i corpi celesti per via del lume, o dell’etere, elettrizzarsi tra loro, or positivamente or negativamente, secondo le circostanze) conviene, dico, credere che la luna in questi dati articoli di tempo promova nel corpo della terra una traspirazione, o evaporazione straordina-


ria,

  1. Di recente ho provato in modo nuovo, coll’osservazioni comuni del Termometro, che la luna riscalda di fatto l’atmosfera più nei giorni che è piena, che quando è scema, e più nella sua estate, che nel suo inverno. Questo è il soggetto d’una memoria, non ancora stampata, che sarà nei Commentarj di Bologna.