Pagina:Tommaso da Kempis - Della imitazione di Cristo, Verona, 1815.djvu/103

Da Wikisource.

capo viii. 91

sù, Gesù poi per se stesso. Il solo Gesù Cristo dee essere singolarmente amato, che solo fra tutti gli amici troverai buono, e fedele. Per lui e in lui tanto gli amici, quanto i nemici abbi cari: e per tutti loro si dee pregare, acciocchè tutti il conoscano e l’amino. Non bramar mai d’essere in ispezieltà lodato ed amato; perchè questo è merito del solo Iddio, che non ha chi ’l somigli. e guardati di volere, che nè il cuor di veruno sia nel tuo amore invescato, nè il tuo in quello di chicchessia; ma in te sia Gesù, e in ogni persona dabbene.

5. Sii mondo, e sciolto internamente d’ogni impaccio di creature. Ti bisogna esser nudo, e a Dio offerire il cuor puro, se vuoi trovar pace, e sentire quanto sia dolce il Signore. E sii certo di non poter pervenire a tanto, se tu non sia dalla grazia di lui prevenuto, e tiratovi: sicchè schiuse da te, e fuor cacciatene tutte le cose, con lui da solo a solo t’unisca. Imperciocchè quando la grazia di Dio viene all’uomo, allora diventa a tutte le cose possente: ma partendosi ella, rimarrà povero e infermo, e quasi lasciato a ricevere batti-