Pagina:Tommaso da Kempis - Della imitazione di Cristo, Verona, 1815.djvu/153

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capo x. 141

fanno ogni dì tutto ciò, che hai lor comandato. E questo è pur poco; che tu hai ancora gli Angeli deputati a ministri degli uomini. Ma queste cose tutte soverchia poi questa, che tu degnasti servire all’uomo tu stesso, e promessogli di voler donare a lui te medesimo.

4. Qual cosa ti darò io per tutti questi innumerabili beni? Deh ti potessi io servire tutti i giorni della mia vita! Fossi io pure bastante di renderti degno servizio un sol giorno! In verità che tu d’ogni servitù sei degno, d’ogni onore, e di laude perpetua. Veramente tu sei il mio Signore, ed io poverello tuo servo, il quale con tutto me stesso sono tenuto di servirti, nè delle tue laudi sentir mai noja. Questo voglio io, questo desidero: e quel difetto che è in me, degnati di supplire.

5. Grande onore, e somma gloria è di servirti, e tutte le cose per amor tuo disprezzare. Imperciocchè gran merto sarà renduto a coloro che volontariamente si soggettino alla tua santissima servitù. Troveranno la soavissima consolazione dello Spirito Santo quelli, che per amore di te