Pagina:Tommaso da Kempis - Della imitazione di Cristo, Verona, 1815.djvu/39

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capo xiii. 27


A’ principj t’oppon; se tu ritardi,
Prende il mal forza, ed il rimedio è tardi.

Imperciocchè da prima s’appresenta alla mente la semplice idea; di poi una gagliarda immaginazione; quindi la dilettazione, ed il movimento cattivo, e appresso il consentimento. E così passo passo entra affatto il maligno avversario, se da principio non gli sia fatta forza. E quanto altri più a resistergli sia stato pigro, tanto egli in sè diventa ogni giorno più debole, e il nemico sopra di lui più potente.

6. Alcuni al principio della lor conversione sostengono tentazioni più gravi, e altri nel fine. Alcuni poi quasi tutta la loro vita ne son travagliati. Alcuni altri anzi leggermente che noFonte/commento: 1815b sono tentati, secondo la sapienza, e la discrezione della divina provvidenza, la quale bilancia gli stati, e i meriti degli uomini, e tutte le cose preordina alla salute de’ suoi eletti.

7. Per la qual cosa noi non dobbiamo perdere la speranza, quando siamo tentati, anzi vie più fervoro-