Pagina:Torino e suoi dintorni.djvu/374

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Di e Sicilie —Borgonuovo n. 19 bis p. 2 Francia — PiazzaCarignano, n. 5. p. 1 Inghilterra — Via Ambasciatori , casa S. Giorgio p. 1 . . . Paesi Bassi — («asmi») PoRTor.alt.o — (M.) Prussia —Borgo Nuovo, portici La- Marmora n. 7, p. I, . Spagna — Via S. Lazzaro, n. 37, p. 2 Stato Romano—Via S. Domenico n. Il, p. I Stati Uniti —Via della Rocca, n. 12, p. 1 (d'America)

Svizzera — Via Porta Nuova, n. 2, p. 1 Svezia 6 ( /„„„„,„\ Norvegia | (««»">

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Torino è 1' emporio del Piemonte, onde per essa, come in gene- rale per tutte lo città poste nella condizione medesima , è d'nopo rinunziare all'idea di determinare con esattezza il consumo di quello merci e derrate, le quali essendo ad un tempo stesso oggetti di im- portazione e di esportazione, o nulla pagano all'entrare e all'uscire, o veramente non pagano che l'ingresso. 11 riso, per esempio, entra in Torino, e n'esce senza andar soggotto a veran balzello, a regi- strazione veruna : esso viene dal Vercellese, dal Novarese, dalla Lo- mellina, e da Torino si diffonde in altre provincie del Piemonte, o trapassa in Savoia. Tutta questa importazione ed esportazione appar- tiene al commercio privato, grande, piccolo e minuto, suddiviso in mani quasi all' infinito ; onde chi volesse ricavarne quella parte che ne rimane per il consumo di Torino, durerebbe improbissima fatica, senza vonire a capo di ottenere altro che un' approssimazione lontana. Lo stesso dicasi delle drogherie o spezierie , dei pannilani e dei pannilini, delle stoffe di cotone, dei metalli ecc., benché sieno morci e derrate che pagano dogana quando vengono da paese straniero, e pagano la tassa commerciale quando vengono in certa quantità dall' interno. A tal che, quantunque si sappia che la dogana di To- rino, prima della recente riforma, fruttava circa cinque milioni annui di lire allo Stato, e che la tassa commerciale ne fruttava circa no- vanlamila, nondimeno difficilissimo, se non impossibile, riesce lo sta-

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