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sità dal servizio dei Visconti a quello dei Veneziani. È creduto reo e dannato a morte dalla gelosa ambizione della veneta oligarchia. Il poeta eleva qui la sua voce a maledire le guerre fratricide, che dovranno condurci in casa lo straniero, ed interrompendo l'iniquo trionfo dei vincitori, mette questo grido dall'animo commosso che esprime per intero il concetto da lui tolto a descrivere:
Affrettatevi, empite le schiere, Tu che angusta a' tuoi figli parevi, |