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in risaia 209


XXXI.

Uscita la sorella, rimasto solo colla sposa, ed incoraggiato dalle carezze di lei, Pietro le aveva narrato piangendo le sue gelosie, i suoi timori, la sua disperazione, ed il proposito orrendo di uccidersi.

Erano commossi. Ed in quell’intimità infinita che lega gli sposi, in quelle prime lacrime, versate insieme, si sentivano profondamente felici.

Ad un tratto s’udì bussare con furia all’uscio, e la voce di Pacifico gridò:

— C’è qualcuno alzato?

— Sì, ci sono io, disse Pietro scostandosi in fretta dalla moglie, e correndo ad aprire.

— Venite con me. Temo che ci siano i ladri nella mia camera, ci vedo un lume, ed ho lassù la bambina.

I due uomini s’affrettarono su per la scala,