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gli altri; ed andò a sedere sulla trave dinanzi alla fattoria, mentre i giornalieri ballavano là davanti, sull’aia.

Tutt’intorno, sopra i terreni coltivati, si vedeva una nebbia fitta, bianca, sollevarsi fino all’altezza d’un uomo. Pareva che quelle pianure fumassero, o che fossero un vasto lago, e che la corte ci stesse nel mezzo come un’isola. Da lontano si sarebbe veduta la stessa nebbia, appena meno densa, avvolgere anche la corte, e la casa, e l’organetto e ogni cosa.

Infatti la Nanna sentì un umidiccio penetrarle fino alle ossa; ed il freddo la prese tutta; aveva i brividi.

— Stanca o no, bisogna ballare, disse. A star qui ferma il gelo mi va fino al midollo. E si mise a ballare colle compagne, che sudavano ed ansimavano come soffietti.