Pagina:Torriani - In risaia, Milano, Galli, 1890.djvu/96

Da Wikisource.
94 in risaia

donna aveva ragione; e non si parlò più della malattia della Nanna e delle sue conseguenze, come se quella catastrofe non fosse mai avvenuta.

E la Nanna s’indignò di quel silenzio, lo interpretò a rovescio e pensò:

— Ecco come mi vogliono bene! Non si danno il menomo fastidio de’ miei crucci. Non ci pensano punto. Per loro ch’io mi mariti o no, cosa importa? Eppure non ho fatto nulla di male per essere trattata a questo modo. Non c’è giustizia.

E pensando così rimaneva sempre imbronciata; e rispondeva a tutti con mal garbo, e pigliava tutto in mala parte.

— Nanna, non istar ferma al sole, le disse un giorno Martino. Potresti pigliarti un malanno.

— Cosa volete che mi pigli? Di capelli da perdere non ne ho più, rispose la fanciulla con amarezza.

Il pover’uomo guardò la moglie sospirando e mormorò: