Pagina:Torriani - Prima morire.djvu/241

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un amico, d'aver distrutta per sempre la felicità d'un uomo che gli aveva fatto del bene, che l'aveva amato, d'avere sacrificato alla sua passione l'onore e l'avvenire della donna che gli era cara.

Eppure Augusto era buono, ed aspirava a realizzare la più alta espressione della virtù.

Ma vi sono uomini a cui la vita riesce facile e piana, ed altri per cui è irta d'ogni difficoltà. Hanno lo spirito pronto, i propositi fermi, ma le circostanze sono più forti, e li trascinano. Noi, a cui è stato facile, esser felici, e sarà facile mantenerci buoni, siamo indulgenti per le povere anime agitate dalle tempeste, per quelli che lottano colle difficoltà della vita, in se stessi e col destino.

LEONARDO.

FINE