Pagina:Tozzi - Con gli occhi chiusi, Milano, 1919.djvu/183

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verde; e vide, in uno abbarbagliamento di sole, alcune aiole fiorite con bambù nel mezzo. Ghìsola gli si avvicinò in fretta, con un passo solo; e lo trasse indietro:

— Non si affacci!

Egli s’intimorì come se stessero per staccarsi tutti i mattoni della finestra, per colpa sua. Ma quando Ghìsola lo toccò, si sentì impallidire. Come una volta!

Ella, dopo essersi subito scostata, prima che egli si riavesse, disse ridendo:

— Mi vuol bene ancora; è vero.

Pietro rise per imitare Ghìsola; sentendosi girare la testa come dopo un pericolo. Ghìsola fece l'incredula, aggiungendo:

— Ma non a me sola!

Egli era incapace di qualunque riflessione; e le sue parole seguivano una continuità incosciente.

— Perchè mi rispondi così? Se te lo dico io....

Gli parve che anche le sue mani parlassero. Ad un tratto percepì Ghìsola lontana, fuori d’ogni illusione, sentendo come un presentimento nemico che avrebbe dovuto combattere per chiamarla a sè. Il suo sogno d’amare era ancora remoto! Come profondamente aveva sognato!

Che era bella non glielo doveva dire, per non farle un complimento che sembrasse magari equivoco; e poi perchè la sua bellezza