Pagina:Tragedie, inni sacri e odi.djvu/323

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IL NATALE


     Qual masso1 che dal vertice
Di lunga erta montana,
Abbandonato all’impeto2
Di rumorosa3 frana,
Per lo scheggiato calle4
Precipitando a valle,
Batte sul fondo e sta;

     La dove cadde, immobile
Giace in sua lenta mole;
Nè, per mutar di secoli5,
Fia che riveda6 il sole
Della7 sua cima antica,
Se una virtude amica
In alto nol trarrà:

Tal si giaceva il misero
Figliol8 del fallo primo,
Dal dì che un’ineffabile9
Ira promessa all’imo10
D’ogni malor gravollo,
Donde11 il superbo collo
Più non potea levar.

     Qual mai tra12 i nati all’odio13,
Quale era mai persona14

  1. masso,
  2. a l’impeto
  3. romorosa
  4. calle,
  5. senza le virgole.
  6. riveggia
  7. De la
  8. Figliuol
  9. una ineffabile
  10. a l’imo
  11. Onde
  12. fra
  13. a l’odio
  14. persona,