Pagina:Tragedie, inni sacri e odi.djvu/325

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il natale 295


     Oggi Egli è nato: ad Efrata,d
Vaticinato ostello,
Ascese un’alma Vergine,
La gloria d’Israello.
Grave di tal portato:
Da cui1 promise è nato,
Donde era2 atteso uscì.

     La mira Madre in poveri e
Panni il Figliol3 compose,
E nell’umil4 presepio
Soavemente il pose:
E l’adorò: beata!
Innanzi al Dio prostrata,
Che il puro sen le aprì.

     L’Angel5 del cielo, agli6 uomini
Nunzio di tanta sorte,
Non de’7 potenti volgesi
Alle8 vegliate porte;
Ma tra9 i pastor devoti,f
Al duro mondo ignoti,
Subito in luce appar.

     E intorno a lui10 per l’ampia
Notte calati a stuolo,
Mille celesti strinsero
Il fiammeggiante volo;11
E accesi in dolce zelo,
Come si canta in cielo,
A Dio gloria cantar.

     L’allegro inno seguirono.
Tornando al firmamento:
Tra12 le varcate nuvole
Allontanossi, e lento
Il suon sacrato ascese,
Fin che più nulla intese
La compagnia fedel.

  1. Da chi’l
  2. Dond’era
  3. Figliuol
  4. ne l’umil
  5. L’Angiol
  6. cielo a gli
  7. dei
  8. A le
  9. fra
  10. lui,
  11. volo,
  12. Fra