Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) IV.djvu/246

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IFIGENIA IN TAURIDE 243


ifigenia

Questo te die’ la sorte: io l’altro chieggo.

oreste

Se ignoto muoio, non sarò deriso.

ifigenia

Perché mel neghi? Sei tanto superbo?

oreste

Sgozzar devi il mio corpo, e non il nome.

ifigenia

Neppur qual’è la patria tua vuoi dirmi?

oreste

Se presso a morte io son, che ci guadagno?

ifigenia

Compiacermi non vuoi? Chi te lo vieta?

oreste

Argo illustre è mia patria; e me n’esalto.