Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) IV.djvu/277

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274 EURIPIDE


oreste

Di ciò si taccia; il padre io vendicai.

ifigenia

E per qual causa essa lo sposo uccise?

oreste

Taci di lei: ché udire a te non giova.

ifigenia

Taccio. Ma dal tuo cenno Argo ora pende?

oreste

Menelao n’ha l’impero: esule io vado.

ifigenia

Nella casa infelice irruppe ei forse?

oreste

No: mi bandisce il terror dell’Erinni.

ifigenia

Tale il morbo onde qui te preda scorsero?