Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) IV.djvu/46

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GLI ERACLIDI 43

per la figliuola di Demètra. Andiamo,
figli, ch’io manco pel dolor. Bendatemi,
appoggiatemi a questa ara, copritemi
coi pepli il capo. Ch’io non godo, o figli,
a veder questi eventi; eppur, la vita
salvar non si potea, quando restasse
incompiuto il responso: anche piú grande
rovina; e pur questa sciagura è grave.
Macaria si allontana.