Pagina:Tragedie di Sofocle (Romagnoli) I.djvu/116

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teucro
E a momento opportuno, ecco, qui giungono
il figlio suo, la donna sua, la fossa
per apprestare all’infelice salma.
Avvicínati, o figlio; e presso qui,
come supplice stando, al padre stringiti
che ti die’ vita. Nelle man’reggendo
l’unico ben di chi supplica, riccioli
di tua madre, di me, di te medesimo,
fermo qui prega; e se mai tenti a forza
di qui scacciarti alcuno dell’esercito,
fuor dalla patria sia gittato il tristo,
senza sepolcro, tristamente, e svèlta
sia la radice di sua gente, tutta,
cosí, come io recido questo ricciolo.
Prendilo, o figlio; e il corpo veglia; e niuno
te ne allontani. A lui reclino stringiti.
Ai nocchieri.
E voi, non donne, uomini siate; presso
a lui restate, e dategli soccorso
in sin ch’io torni, e al fratel mio la tomba,
anche se niuno lo consente, appresti.

Teucro parte.