Pagina:Tragedie di Sofocle (Romagnoli) II.djvu/216

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1513-1525 EDIPO A COLONO 213

antigone
Ad Argo, quanto prima puoi, l’esercito
volgi: non funestar te stesso e Tebe.
polinice
1515Possibile non è. Quand’or fuggissi,
come potrei di nuovo ricondurvelo?
antigone
A che nuove ire, o fratei mio? Se tu
la patria struggi, qual vantaggio avrai?
polinice
Turpe è fuggire, e ch’io, d’anni maggiore,
1520cosí dal fratei mio rimanga irriso.
antigone
Vedi? Del padre i vaticini affretti,
che ad entrambi imprecò morte reciproca.
polinice
E la brama; però non posso cedere.
antigone
Me tapina! E chi dunque, udendo quanto
1525costui predisse, avrà cuor di seguirti?