Pagina:Tragedie di Sofocle (Romagnoli) II.djvu/273

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PRIMO CANTO INTORNO ALL’ARA

coro
Strofe I
Molti si dànno prodigi, e niuno
meraviglioso piú dell’uomo.
Sino di là dal canuto mare,
col tempestoso Noto, procede
385l’uomo, valica l’estuare
dei flutti, e il mugghio; e la piú antica48
degli Dei, l’immortale Terra,
l’infaticata, col giro spossa,
anno per anno, degli aratri,
390col travaglio d’equina prole.

Antistrofe I
E degli augelli le stirpi liete
cinge di reti, ne fa preda,
e le tribú di selvagge fiere,
e le marine stirpi del ponto
395con le spire d’inteste reti,
l’uomo scaltrissimo: è signore.