Pagina:Tragedie di Sofocle (Romagnoli) II.djvu/308

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1021-1034 ANTIGONE 305

creonte
E per questo, color che la guidano
piangeranno la loro lentezza.
antigone
Ahimè, com’è questa parola
vicina alla morte!
creonte
1025Non t’incoro a sperar che gli eventi
possano esito avere diverso.
antigone
O rocca paterna del suolo
tebano, e voi, Numi antenati,
mi traggono via: non v'è indugio.
1030Vedete, o signori di Tebe,
che debbo soffrir, da quali uomini,
perché pietosa volli essere,
io, sola superstite
del sangue dei re.

Antigone esce.



Sofocle - Tragedie, 11-20