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1287-1304 LE TRACHINIE 185

ERCOLE
Sai tu dell’Eta il picco, a Giove sacro?
ILLO
Certo: ivi spesso io sacrificio offersi.
ERCOLE
Il corpo mio, con le tue mani stesse
sollevar devi; e quanti amici occorrano
presi con te, colà recami. E molta
legna di querce dalle salde radiche
recidi, e molta di selvaggio ulivo
stroncane, e il corpo mio gittavi sopra.
Impugna poi la vampa d’una fiaccola
resinosa, e me brucia. E pianto esprimere
né gemito non devi; ma senza ululi,
senza lagrime, sia l’opera tua,
se figlio pur sei di quest’uomo. E se
tu non farai cosí, fin di sotterra
m’avrai nemico, e ti maledirò.
ILLO
Ahimè, padre, che dici? A che m’astringi?
ERCOLE
A ciò che far si deve; e se no, figlio
mio non sii detto, e un altro padre cercati.